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Lo scorso fine settimana sono state rimosse dall’App Store cinese tutte le app per il collegamento alle reti VPN, ovvero software che in qualche maniera “eludono” i sistemi di riconoscimento dei siti web per mascherare la reale provenienza dell’IP dell’utente. Giacché in Cina la legge vigente impone il pugno di ferro sulla diffusione e la libera fruizione di molti servizi e siti web (incredibile ma vero, lì Wikipedia non può in alcun modo essere consultato), diversi utenti hanno per ovvie ragioni fatto ricorso a tali stratagemmi. Peccato che Apple, a distanza di pochissimi giorni, abbia del tutto eliminato tale pratica rimuovendo dal suo store online qualsiasi traccia di questi software.

La decisione non è chiaramente stata presa a cuor leggero. Come ha spiegato Tim Cook in un’intervista rilasciata alla stampa, la casa di Cupertino è stata costretta a bandire tali app dallo store per questioni legate alla possibilità di continuare ad operare sul territorio cinese. Apple è una multinazionale che opera a livello globale e per tale motivo è tenuta a rispettare la legislazione di ciascun Paese in cui è presente. La Cina non fa assolutamente eccezione.

Source :

TechCrunch

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